Climate Witness: Norbu Sherpa, Nepal

Posted on abril, 20 2007

Norbu Sherpa, a trekking guide from the small village of Ghat, near Mt Everest, tells how his life was affected by a flood and about melting glaciers on the world's largest mountain.
Mi chiamo Norbu Sherpa, ho 41 anni e sono una guida di trekking nella regione del Khumbu, in Nepal, non lontano dal Monte Everest, la cima più alta del mondo.

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Credo che questo sia uno dei posti più meravigliosi al mondo e mi sento fiero di vivere e lavorare qui.

Dopo aver completato la scuola secondaria ho seguito corsi al monastero per due anni per diventare monaco.

Ho finito l’addestramento e sono diventato un monaco novizio.  Ero pronto a seguire le orme di mio padre.

L’alluvione

Ma la mia carriera ha preso una piega del tutto diversa il 4 Agosto 1985 quando un lago di un ghiacciaio sopra il mio villaggio è franato.  Io e la mia famiglia eravamo tutti in casa quando abbiamo sentito un’enorme esplosione.  Siamo corsi fuori per vedere cosa stesse succedendo.

Con nostra grande sorpresa abbiamo visto un grande fiume di fango nero, compresi alberi e rocce, piombare dalla montagna.  Ci siamo precipitati in casa a prendere qualche cosa da portare via. Siamo usciti appena in tempo.  In pochi minuti l’inondazione aveva spazzato via cinque case compresa la nostra, oltre al bestiame e ai raccolti.  Ho visto la mia mucca annegare nell’acqua, vicino a un ponte sospeso.

L’inondazione ha continuato a scatenarsi per ore spazzando via tutto ciò che possedevamo.  Sono state le ore più angoscianti della mia vita.

Il mattino seguente ci siamo recati sul luogo in cui un tempo c’era la nostra casa, ma era come se le costruzioni non ci fossero mai state.  I nostri vicini che non avevano perso le abitazioni sono venuti ad aiutarci a cercare le nostre cose.  Così mi ritrovai senza tetto e disoccupato a 19 anni.

Ma ringrazio comunque Dio che l’alluvione sia avvenuta di giorno.  Se fosse successo durante la notte avrebbe spazzato via tutto, compresi noi

Più tardi siamo venuti a sapere che l’inondazione aveva anche distrutto una stazione idroelettrica quasi completata a Thamo, che era costata 1,5 milioni di dollari.  Erano stati danneggiati i ponti e le linee di comunicazione si erano interrotte.

I ghiacciai si sciolgono


Per potermi guadagnare da vivere e aiutare la mia famiglia ho dovuto rinunciare alla mia carriera di monaco.  Ho deciso di cominciare un’attività nel trekking.  Negli ultimi 20 anni ho partecipato a varie spedizioni.

Ho fatto trekking sull’Everest tre volte e molte montagne famose: Mt. Choyo (8100 mt), Mt Dhaulagari (8200 mt), Mt Sheeapangama (8200 mt), Mt Borunio (7000 mt) e molti altri.  E a quel tempo ho messo su  famiglia ed anche  un’attività  tutta mia.  Mia moglie Kandu gestisce la baita per turisti e il ristorante che possediamo a Ghat.

Ho più di vent'anni di esperienza in fatto di trekking in questa regione. E  parecchie volte  mi'è capitato  di notare i  cambiamenti nell’ambiente dei ghiacciai.  Ho visto molti ghiacciai sciogliersi e laghi glaciali espandersi.

Queste espansioni dei laghi aumentano di molto il rischio di altre inondazioni da collasso di laghi glaciali in questa regione.

Vado al Campo base del Monte Everest circa 4 o 5 volte l’anno.  Prima il ghiacciaio era a tre ore di cammino; ora si è spostato più in alto e si può addirittura fare un campo base più vicino ai piedi della montagna.

Prima, una spedizione ci metteva dai 90 ai 100 giorni e non c’era alcuna garanzia di successo. Adesso la gente viene per 30 o 40 giorni e riesce a completare la scalata.

Nel mio villaggio e nei dintorni stiamo notando molti altri cambiamenti climatici.  Le precipitazioni di pioggia sono diminuite e ci sono più periodi di siccità; gli alberi stanno morendo.

Quest’inverno non c’è stata né neve né pioggia.  Invece, ci sono state tempeste di neve proprio quando meno ce le saremmo aspettate, in primavera, che hanno sconcertato sia noi che i turisti.

Normalmente piantiamo le patate a Febbraio e  Marzo per poi  raccoglierle tra  Luglio ad Agosto.  Comunque, per il fatto che le pioggie sono scarse,  quest’anno non siamo stati in grado di coltivare nulla.

Ai vecchi tempi quando c’erano ancora inverni freddi costruivamo le nostre case con pareti di almeno 20 cm di spessore, in modo che fossero ben isolanti.  Adesso basta costruirle di 8 cm perché c’è meno neve e non fa più freddo come un tempo.

Più alluvioni


Non sono l’unica persona la cui vita è stata cambiata dall’alluvione del Dig Tsho nel 1985.  Ci sono parecchie altre famiglie a Ghat che sono state molto colpite.

Purtroppo quell’evento non sarà l’ultimo di questo tipo.  Ci sono molti altri laghi glaciali sul punto di espandersi e di collassare.  Durante le mie escursioni ne vedo in continuazione.

Circa due anni fa il lago glaciale Imja era piccolo e ci si poteva girare intorno a piedi. Ma ora è molto più grande e si sta espandendo di 2 o 3 metri l’anno.  Ogni volta che vado al lago, il più grande lago glaciale della regione di Khumbu, comincio a tremare, perché mi ricordo di quello che è successo al mio villaggio 20 anni fa.

Il terrore che ho provato da ragazzo mi torna alla mente e mi ricordo del dolore e della miseria a cui siamo stati costretti.

Ora ho 40 anni e temo che ci saranno altre inondazioni.  Non sarei in grado di rifarmi una vita per la seconda volta, e nessuno degli abitanti del villaggio sarebbe in grado di mantenersi.  Quindi prego che non succeda di nuovo e purtroppo non posso fare altro.

Bellezze naturali a rischio

Attraverso il mio lavoro di guida escursionistica e con la mia partecipazione a diversi gruppi comunitari, sono arrivato a capire che tutto il mondo apprezza le bellezze naturali della mia regione.  Quando ci penso ne sono felice.  Ma mi rattrista rendermi conto che ormai questa bellezza naturale è a rischio.

Nella vita di tutti i giorni affrontiamo molti problemi ambientali.  Quello che mi preoccupa maggiormente è il riscaldamento del pianeta.  Il maestoso Massiccio dell’Himalaya e i ghiacciai che hanno retto per migliaia di anni ora si stanno sciogliendo, formando laghi glaciali.

Noi, in quanto gente di montagna, in genere non abbiamo accesso ai vari media internazionali e altri forum dove possiamo esprimere quanto ci si senta minacciati  a vivere in montagna.

L’iniziativa dei Testimoni del Clima del WWF mi ha dato una piattaforma per raccontare al mondo l’impatto del cambiamento climatico che stiamo affrontando adesso.

Vorrei chiedere a tutti, in ogni parte del mondo, di prendere sul serio i cambiamenti climatici e di agire in fretta per ridurne gli impatti.

Informazioni scientifiche


Le analisi scientifiche hanno dimostrato che l’aumento annuale della temperatura nel Trans-Himalaya è in media di 0,09 gradi Celsius.  L’aumento annuale della temperatura in Nepal è di 0,06 gradi Celsius.

Questo elevato aumento di temperatura ha prodotto scioglimento dei ghiacciai, formazione di laghi glaciali, che sono sfociati in inondazioni da collasso di laghi glaciali (GLOF).  In Himalaya il sessantasei percento dei ghiacciai si sta ritirando ed è stato dimostrato che il cambiamento climatico ne è il principale responsabile.
Norbu Sherpa, WWF Climate Witness from Nepal
Norbu Sherpa, WWF Climate Witness from Nepal
© WWF Nepal
Climate Witness Norbu Sherpa on Al Jazeera.
Watch the video of Climate Witness Norbu Sherpa on the Al Jazeera website.
© Al Jazeera
Norbu Sherpa at the Climate Witness Symposium in Tokyo, Japan in 2005
Norbu Sherpa at the Climate Witness Symposium in Tokyo, Japan in 2005
© WWF Japan